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La Bella (e) la Bestia: l'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

2019-04-11

C'è un vecchio detto nel mondo automobilistico che dice che non sei un vero appassionato di auto se non hai mai posseduto un'Alfa Romeo. I produttori di questo marchio ci hanno da tempo abituati allo stile incredibilmente bello che si trova esclusivamente nelle auto italiane. Purtroppo, per molti anni, la bellezza dell'Alfa Romeo è stata associata anche alla sua affidabilità. Ogni modello successivo ha suscitato grandi aspettative, che purtroppo si sono tradotte in delusioni durante i test e l'uso. Tuttavia, fin dai modelli 159 e 4C, abbiamo iniziato a credere che sarebbe arrivato il giorno in cui il marchio italiano avrebbe messo in imbarazzo i suoi concorrenti tedeschi, e quel giorno è finalmente arrivato con il lancio della Giulia Quadrifoglio.

Aspetto e stile

Basta uno sguardo per capire quanto l'Alfa Romeo sia più sportiva delle sue rivali. La linea aggressiva dei gruppi ottici, che si fonde con la bella calandra che costringe a spostare la targa, cattura immediatamente l'attenzione dei passanti. Una linea così stilizzata non si trova da nessuna parte sulle sue concorrenti. I parafanghi anteriori presentano un quadrifoglio, che ha sempre portato fortuna, ma mai così rapidamente. La QV si distingue anche dalla versione standard per un cofano con prese d'aria integrate e un pacchetto aerodinamico. Il posteriore del veicolo mette in mostra le sue capacità con uno scarico a quattro terminali. Tuttavia, bisogna ammettere che anche la Giulia meno potente mantiene il suo aspetto e attira efficacemente l'attenzione. Naturalmente, si è prestata attenzione alla riduzione del peso del veicolo utilizzando un cofano motore e un tetto in fibra di carbonio. Lo splitter anteriore, che si sposta per ottimizzare la deportanza, è realizzato nello stesso materiale.

Interno

Gli interni del veicolo sono progettati in modo piuttosto minimalista; una volta seduti, non si è sopraffatti da una moltitudine di interruttori e decorazioni inutili. Tutto è progettato per evocare un approccio sportivo e leggero, senza distrarre il conducente durante la guida. Vale la pena notare, tuttavia, che la fibra di carbonio utilizzata sul volante e sul cruscotto è davvero impressionante. I materiali utilizzati nell'abitacolo sono di altissima qualità. Il design del volante stesso trasmette immediatamente lo stile di guida sportivo.

Motore e prestazioni

L'elemento più importante della Giulia è, naturalmente, il motore, un V6 turbocompresso da 2,9 litri sviluppato in collaborazione con Ferrari. Genera 510 cavalli, che vengono trasferiti all'asse posteriore tramite un albero in fibra di carbonio per risparmiare peso. Il monoblocco è realizzato in alluminio, così come le testate per entrambe le bancate. I turbocompressori twin-scroll sono inoltre raffreddati ad acqua, garantendo un funzionamento perfetto. Grazie a queste tecnologie, l'intero sistema raggiunge 600 Nm di coppia, consentendo alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi, dichiarati dal costruttore. Tuttavia, le prestazioni reali non si vedono nei test di accelerazione, ma piuttosto in curva. La potenza trasferita all'asse posteriore elimina il sottosterzo e consente di affrontare le curve molto rapidamente. Anche il perfetto equilibrio del veicolo è fondamentale. Tutto ciò consente una guida veloce e un'aderenza eccellente, mentre l'elevata potenza consente slittamenti e sterzate facili, con il sorriso sulle labbra. Ma la cosa più importante è che, dopo qualche curva, puoi guardare la M3 nello specchietto retrovisore, senza riuscire a riprenderla. Il tutto accompagnato dal sound dello scarico da pelle d'oca.

L'Alfa Romeo Giulia ha ripristinato la fiducia nelle capacità del marchio. L'auto soddisferà anche i guidatori più esigenti. Se un tempo questo marchio era scelto solo a memoria, ora anche il buon senso impone di preferire questo modello alla concorrenza.

Vorremmo ringraziare R4Less per averci prestato l'auto.

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